Con l’applicazione del D.M. 59/2023, non adeguarsi correttamente al tracciamento digitale dei rifiuti comporta oggi un rischio concreto per molte imprese. Le sanzioni RENTRI, infatti, colpiscono chi non rispetta le regole sulla registrazione, trasmissione dei dati e compilazione dei documenti obbligatori, come registri di carico/scarico e formulari.
Questo articolo fornisce una guida chiara e aggiornata su quali violazioni possono generare multe, quali sono gli errori più frequenti e come le imprese possono prevenirli, anche grazie all’uso di strumenti digitali conformi.
Quali sono le violazioni che comportano sanzioni nel RENTRI
L’inosservanza delle disposizioni del RENTRI può comportare sanzioni amministrative ai sensi degli articoli 258 e 260-bis del D.lgs. 152/2006. Tra le principali criticità che espongono le aziende a multe RENTRI nel 2025, troviamo:
- Mancata iscrizione al RENTRI nei termini previsti
- Trasmissione incompleta o tardiva dei dati del registro di carico e scarico
- Errori nella compilazione dei FIR digitali
- Registro tenuto in modo difforme dai modelli ufficiali
- Omissione dei dati obbligatori nei tracciamenti digitali
Queste infrazioni sono spesso riconducibili a una gestione manuale o poco strutturata degli adempimenti, che non tiene conto delle scadenze e dei nuovi obblighi tecnici.
Quando scattano le sanzioni: scadenze già trascorse e future
Dal 13 febbraio 2025, i soggetti obbligati devono rispettare alcune scadenze fondamentali. Devono utilizzare i nuovi modelli di registro e FIR, in formato cartaceo ma con vidimazione digitale, e assicurarsi che i dati del registro siano trasmessi al RENTRI entro il mese successivo all’annotazione. In caso di trasporto rifiuti, è essenziale che il destinatario restituisca il FIR completo e firmato.
Dal 13 febbraio 2026, invece, subentra l’obbligo generalizzato di utilizzo del FIR digitale, e della trasmissione dei dati relativi ai rifiuti pericolosi al RENTRI. Il mancato rispetto di queste scadenze può generare sanzioni significative.
Tipologie di sanzioni ambientali per le imprese
Ecco un riepilogo delle sanzioni previste:
- Omessa iscrizione al RENTRI: sanzione amministrativa da 500 a 2.000 euro per i rifiuti non pericolosi, e da 1.000 a 3.000 euro per i rifiuti pericolosi..
- Compilazione errata o incompleta del registro: da 2.000 a 10.000 euro per i rifiuti non pericolosi; da 10.000 a 30.000 euro per i rifiuti pericolosi. Sono previste riduzioni per le imprese con meno di 15 dipendenti.
- Trasmissione tardiva o errata dei FIR digitali: sanzione amministrativa da 1.600 a 10.000 euro.
- Errori nei dati trasmessi per via telematica: in caso di dati rilevanti ai fini della tracciabilità, l’errata trasmissione può essere trattata come violazione grave, con possibile rilevanza penale.
- Mancato rispetto della vidimazione digitale: sanzione amministrativa da 260 a 1.550 euro; la compilazione non conforme può comportare una contestazione formale da parte degli organi di controllo.
- Trasporto di rifiuti senza formulario FIR: sanzione amministrativa da 1.600 a 10.000 euro; in caso di rifiuti pericolosi può applicarsi anche l’art. 483 del Codice Penale.
Errori più frequenti nel 2025: cosa monitorare
Molte aziende, anche strutturate, commettono ancora errori che possono costare caro. Ad esempio, la trasmissione dei registri oltre il termine mensile è tra le infrazioni più comuni, così come la compilazione tardiva o retroattiva delle movimentazioni. Frequenti anche i FIR incompleti e la mancata conservazione a norma dei documenti elettronici. L’intensificarsi dei controlli da parte di ISPRA e ARPA rende essenziale una gestione puntuale e conforme.
Come evitare sanzioni RENTRI con strumenti digitali
Per tutelarsi, è essenziale scegliere soluzioni software interoperabili con il portale RENTRI, come Rifiuti Guru.
Questo tipo di piattaforma consente:
- Trasmissione automatizzata dei registri
- Gestione digitale dei FIR
- Controllo delle scadenze e validazione normativa in tempo reale
- Allineamento ai modelli ufficiali e ai decreti direttoriali vigenti
Utilizzare un software conforme non solo semplifica la gestione, ma rappresenta un investimento per evitare sanzioni, perdite di tempo e danni reputazionali.
Conclusioni
Le sanzioni RENTRI nel 2025 non sono solo una minaccia teorica, ma una conseguenza reale per chi non rispetta le nuove modalità operative stabilite dal D.M. 59/2023 e dai relativi decreti. In un quadro normativo in continua evoluzione, la scelta di un software strutturato e conforme come Rifiuti Guru è il miglior modo per garantire la piena tracciabilità, ridurre gli errori e prevenire sanzioni ambientali per le imprese.